Il percorso multimediale si snoda nei luoghIl 2° Simposio Internazionale di Scultura (29 Aprile – 6 Maggio 2023) è stato realizzato dall’associazione Mujmuné – OdV in collaborazione con il Comune di Leverano e le associazioni Levante, Zoom ETS, Inachis Leverano OdV.
Un progetto partecipato che nasce già nel 2014 con l’intento di vivere l’Arte fuori dagli spazi convenzionali spesso riservati ad intenditori, e di condividere – in tutte le sue fasi, in un laboratorio a cielo aperto, con l’intera comunità – il processo creativo di opere d’arte destinate ad essere accolte dagli spazi pubblici del paese.
Protagonista del Simposio 2023 è la scelta della materia: il legno d’ulivo, albero fortemente identitario per il territorio. Una riflessione sul cambiamento del nostro paesaggio e il drammatico fenomeno di disseccamento, che ha interessato milioni di esemplari di ulivo in tutto il Salento. Il Simposio propone un’alternativa possibile per dare nuova vita e nuova forma ad alberi ormai morti, altrimenti destinati ad essere trinciati, affidandoli idealmente e simbolicamente, attraverso il processo artistico, a rappresentare un moto di resistenza al processo di desertificazione paesaggistica e culturale.
Tre alberi per tre scultori: la realizzazione di tre opere d’arte destinate alla collettività.
Il percorso multimediale collega in un unico itinerario espositivo diffuso le sculture in legno d’ulivo realizzate con le opere esito del 1° Simposio tenutosi nel 2014, in quella che si può definire una “via dell’arte pubblica a Leverano”.
Si stabilisce così una connessione tra il centro storico e la periferia rappresentata da due luoghi significativi per la comunità, esito di processi di rigenerazione urbana, il Parco di Patula Cupa e il Giardino delle Fate.
FB @ Simposio Internazionale di Scultura Leverano
Özer Aktimur, La Venere d’ulivo
Renzo Durante, Dal fuoco alla vita
Francesco Paglialunga, Svelare
GLI ARTISTI DEL 2° SIMPOSIO INTERNAZIONALE DI SCULTURA
Özer Aktimur (1973, Istanbul, Turchia)
Vive e lavora fra Istanbul e Tairano di Quà (VC). Conclusi gli studi Accademici nel 1997, nello stesso anno avvia la sua attività espositiva, dal 2002 inizia l’insegnamento di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Istanbul. Ha partecipato e partecipa a numerose rassegne espositive di carattere nazionale ed internazionale fra personali e collettive.
Coinvolto fin da ragazzino nell’attività familiare, sviluppa naturalmente l’approccio manuale alla materia e conosce attraverso il padre, abituato all’utilizzo del legno nelle riparazioni, le funzionalità degli utensili di laboratorio.
La produzione artistica degli ultimi anni si è concentrata sulla figura umana ‘rarefatta’ che assurge a simbolo di una pacata riflessione sulla vita, sul Cosmo e sul suo costante ed inesorabile trasformarsi, creando il Tempo e la Storia. Egli opera e inventa suggestioni plastiche entro spazi aperti, figure umane dinamiche con atteggiamenti esteriori di inedita teatralità.
Renzo Durante (1980, Nardò – LE, Italia)
Nel 2000 consegue il diploma in Decorazione Plastica presso l’Istituto Statale d’Arte di Lecce e nello stesso anno si trasferisce a Firenze dove lavora in diverse aziende operanti nel settore del marmo e della pietra serena. Nel 2005 ritorna a Leverano (LE), dove prosegue e approfondisce la ricerca nel campo della scultura con la lavorazione di diversi materiali come il legno, il marmo, la pietra leccese e la pietra “viva”.
Oltre alla scultura, si occupa anche di conservazione e restauro lapideo in Italia e all’estero. Nel 2015, in collaborazione con l’Università della Pennsylvania (USA) entra a far parte di un progetto di restauro e conservazione architettonica del sito archeologico dell’antica città frigia di Re Mida, Gordion (Yassihoyuk) in Turchia.
Le sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Ha all’attivo numerose partecipazioni a simposi di scultura e mostre personali e collettive a livello nazionale ed internazionale.
Francesco Paglialunga (1991, Lecce, Italia)
Si forma a Lecce, presso l’Istituto Statale d’Arte e l’Accademia di Belle Arti. Nel 2017 una borsa di studio gli permette di lavorare per un anno e a specializzarsi sotto la guida dello scultore Italiano Gianpietro Carlesso. Nello stesso anno, segue uno stage di scultura alla Royal Accademy of fine Arts di Londra. Si deve a queste esperienze il suo interesse per la scultura in marmo e pietre dure e per le nuove tecnologie nella scultura monumentale contemporanea. Dal 2018 è docente di Scultura e di tecniche del marmo e delle pietre dure, presso l’Accademia di Belle Arti Fidia di Vibo Valentia, Calabria.
Nel suo lavoro opta per la funzione sociale che ha l’arte, per la capacità di raccontare senza veli e illusioni un cambiamento positivo della società e per una profonda riflessione sulla condizione umana. Le sue opere esprimono un profondo amore per i vari materiali, rappresentano forme sintetiche, astratte nella loro figuratività, e i volumi, pur generati dalla materia con semplicità, risultano carichi di grande capacità espressiva.
Dal 2014, partecipa a numerosi simposi internazionali di scultura monumentale.
Ha pubblicato nel 2018 due volumi sulla scultura monumentale, “Il marmo e la pietra nella scultura monumentale contemporanea” e “Materia, forma e nuove tecnologie nella scultura monumentale contemporanea”.
LE TAPPE
- Il Simposio di Scultura
Come nasce l’idea di un Simposio d’arte a Leverano? Perché un laboratorio a cielo aperto? Scoprilo dalle parole di un portavoce dell’associazione ideatrice dell’iniziativa. - Un paesaggio rurale trasformato
Il disseccamento rapido degli ulivi ha causato uno stravolgimento del nostro paesaggio rurale. Cosa abbiamo veramente perso e quali scenari futuri per il territorio? La voce dell’esperto. - Largo Fontana
In questo slargo dove ad inizi ‘900 fu costruita una fontana poi sostituita dal Monumento ai Caduti e dove un tempo si svolgeva il mercato settimanale, si trova la scultura Viaggio nel tempo di Renzo Durante realizzata in marmo di Apricena. - Via Roma, n.6-8
Questa via storica che attraversa la piazza principale del paese ospita la scultura Origini dell’artista Alessandro Pavone, realizzata in marmo di Apricena. - Palazzo Gorgoni, via Sedile
Questo palazzo storico appena restaurato ospita, al primo piano negli ambienti della Ex Biblioteca comunale, le opere di pittura: Riunione di condominio di Enrica Ciurli (tecnica mista su legno), Li Tubbi di Lule Romanelli (tecnica mista su legno), Leverano di Chen Gong (tecnica mista su tela). - Via Ciro Menotti, Municipio
Nell’aiuola antistante il Municipio, presso la Villa Comunale, un tempo vigneto, si trova la scultura Arcanos Desvelos di Cinzia Porcheddu realizzata in Pietra Leccese - Parco di Patula Cupa, Via Emilia
Un tempo area paludosa, oggi parco urbano, è stato scenario del cantiere a cielo aperto che ha accolto gli scultori in questa edizione del Simposio. E proprio qui sono state collocate due delle opere realizzate. Scopri di più dalle voci degli artisti!- Özer Aktimur, La Venere d’ulivo
- Renzo Durante, Dal fuoco alla vita
- Giardino delle Fate
Da terreno pubblico abbandonato a luogo incantato, dove si è intrapreso il ripristino della macchia mediterranea con tutte le sue essenze e si sta facendo nascere una sorta di “frutteto storico”. Qui ha trovato casa Svelare, la scultura di Francesco Paglialunga. Anche la sua opera ha qualcosa di fatato….
I LUOGHI DEL 2° SIMPOSIO INTERNAZIONALE DI SCULTURA
Corte Martina
Sede dell’associazione Mujmuné – OdV, questa caratteristica corte è situata nel cuore del centro storico di Leverano, su via Giuseppe Perrone. È stata la sede organizzativa del Simposio e location per gli eventi collaterali come la presentazione alla comunità degli artisti.
Il Parco di Patula Cupa
Laboratorio a cielo aperto dove gli scultori hanno realizzato le loro opere in stretto contatto con la comunità, il Parco accoglie due delle sculture realizzate: La Venere d’ulivo di Özer Aktimur, Dal fuoco alla vita di Renzo Durante.
Un tempo palude, poi luogo di coltivazione del granoturco e del cotone, l’area è diventata uno spazio sociale con finalità ricreative e didattiche grazie ad un importante progetto di rigenerazione urbana, a tutela della biodiversità e per la naturalizzazione del canale presente. Un parco attrezzato di circa 80.000 mq all’interno del nucleo urbano, con percorsi pedonali e ciclabili completamente accessibili, un frutteto sociale, orti urbani, un dog park.
Ospiterà inoltre un centro di documentazione, un punto ristoro, uno spazio giochi, un sistema di informazione sulla storia dell’area e le piante presenti, un vigneto sperimentale.
Il Giardino delle Fate
Come già ricorda il nome, è un luogo magico a pochi passi dal centro abitato di Leverano che ospita una delle sculture realizzate, Svelare di Francesco Paglialunga. Grazie all’Associazione Inachis-Leverano OdV e ai suoi volontari è stato riscoperto un terreno di proprietà di tutta la cittadinanza leveranese, che nel corso degli anni era stato abbandonato all’incuria e al degrado e dove diversi incendi avevano decimato l’uliveto presente.
In questo luogo ha preso vita un processo di progettazione partecipata con le scuole, attraverso un confronto tra vecchie e nuove generazioni, per il ripristino della macchia mediterranea con tutte le sue essenze e con la nascita di una sorta di “frutteto storico”, capace di riportare sulle tavole frutti che oggi stanno via via scomparendo e che per secoli sono stati i punti fermi dell’identità del territorio.
Il giardino è un piccolo parco fatato per piccoli e grandi, con percorsi natura attrezzati, spazi lettura isolati e tranquilli, punti di rinfresco e di ritrovo e percorsi educativo-didattici legati al territorio, all’ambiente e alla natura.
IG @il_giardino_delle_fate_inachis @inachis_leverano
FB @ilgiardinodellefateINACHIS @Inachis Leverano O.d.V.
CREDITS
LA VIA DELL’ARTE PUBBLICA. Il Simposio Internazionale di Scultura a Leverano tra identità e futuro della città
Produzione | Ingranaggi di comunità
Per i contributi video, si ringraziano
Özer Aktimur, Renzo Durante, Francesco Paglialunga, Gabriele Muci, Giuseppe Romanello
Si ringraziano
Özer Aktimur, Renzo Durante, Francesco Paglialunga per la loro ricerca artistica
Salvatore Lecciso e Roberta Zecca per aver donato gli alberi
Gianmarco Quarta e Daniele Manieri per il trasporto e la gru
Marcello Paglialunga per il trattore necessario per il posizionamento
Gennaro Scalcione per l’aiuto nel posizionamento delle sculture
Marmeria Zecca per la donazione della base in marmo
Cosimino Rolli per il sostegno morale e alimentare
Responsabile di progetto | Mariangela Conte
Progettazione percorsi e contenuti multimediali | Paola Durante, Sofia Giammaruco
Realizzazione video e foto | Carlo Mazzotta
Graphic design | Laura Romano
Coordinamento visite guidate e accoglienza | Francesca Chirivì
Guida Turistica | Maria Neve Arcuti
Accompagnatori | Martina Della Torre, Mariachiara Longo, Annalisa Matino, Fabio Nuzzaci, Miriana Pinto, Francesca Spedicato
Comunicazione e Social media | Simone Ombre
Assistente segreteria e amministrativa | Federica Zecca
Coordinamento generale di progetto | Cosimo Tarantino
Responsabile amministrativo | Francesco Milone
Supporto alle attività progettuali a cura dei Volontari dell’Associazione Mujmuné